Qualche giorno fa, al termine di una seduta a distanza, mi soffermo un secondo a guardare la pianta di rosa sul balcone che, come per magia, d’improvviso s’è ricoperta di getti nuovi, verdi, ostinati e ribelli.
Con questo freddo, penso. Spero dentro di me che l’audace vegetale non si bruci per questa tramontana che raggela al pari del galoppo delle varianti del Coronavirus.