Produzione franco-israeliana ma scritto e diretto da una palestinese, racconta il mondo femminile e giovanile dell’odierna Tel Aviv – che è proprio nel mezzo tra un passato vecchio e consetvatore, fatto di sottomissione ai genitori e agli uomini da sposare e presente, in cui le tre protagoniste tutte arabe e donne, si muovono.
Finalmente un film israeliano che non parla di conflitti e di guerre ma di ciò che è oggi la moderna Tel Aviv, attraverso la vita quotidiana di tre giovani coinquiline in una città ribollente di stimoli e contraddizioni, tutte e tre in modo molto diverso impegnate a trovare se stesse e ad affermare il proprio diritto di scelta in un mondo maschilista: la disinibita avvocata Leila, bella, fumatrice e consumatrice di droga ma in fondo inguaribile romantica, che si innamora a prima vista di un bel ragazzo conosciuto a una festa; la dj omosessuale Salma e la tradizionalista Noor, fidanzata con un uomo molto religioso e in procinto di laurearsi in informatica, che subentra quasi per errore nell’appartamento alla cugina che si è sposata.