Aveva sperato di poter contribuire attivamente all’evoluzione sociale del Marocco. Invece, l’8 ottobre scorso, la coalizione tripartitica da lei promossa (ossia la Federation of the Democratic Left) non è riuscita a superare la soglia minima del 3% necessaria per approdare in parlamento, che in tal modo continuerà a essere egemonizzato dagli islamisti del Justice and Development Party (il più quotato su scala nazionale) e dai monarchici indipendenti dell’Hizb al-Istiqlal.
Ma a dispetto della sconfitta subita alle urne la 56enne Nabila Mounib – al vertice dell’Unified Socialist Party dal 16 gennaio 2012 e attualmente unica personalità femminile di rilievo del panorama politico locale – non ha alcuna intenzione di rifugiarsi dietro le quinte della rassegnazione, né tantomento di lasciarsi coinvolgere in un’altra avventura elettorale.