Nell’ambito della ricerca di Toponomastica femminile emergono nuove realtà che confluiscono nella mostra itinerante e in continuo sviluppo su “Donne e lavoro”: è il caso delle coloriniste che ritoccavano le cartoline.

Le cartoline fotografiche, popolarissime nei primi due decenni del secolo scorso, avevano diverse funzioni: vi si poteva aggiungere un messaggio nello spazio bianco sul retro, venivano utilizzate come biglietti da visita, per la pubblicità, come ricordo. Spesso erano stampe al bromuro d’argento cui si aggiungeva il colore a mano, intervento che conferiva unicità alle immagini prodotte in serie.

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