Non ci sono errori di comunicazione. Non è vero che Beatrice Lorenzin ha scelto male i suoi collaboratori.

diRitanna Armeni

Non ci sono errori di comunicazione. Non è vero che Beatrice Lorenzin ha scelto male i suoi collaboratori. Non ci sono stati travisamenti. E neppure scorrettezze nella trasmissione del messaggio. Non esatto dire che chi lo ha veicolato non ne ha capito il senso profondo. La verità è che la ministra della salute nella proposta del Fertility Day, nei manifesti e negli opuscoli con cui lo voleva lanciare e propagandare ha espresso pienamente quello che pensa: le donne devono farsi carico della procreazione, non devono avere tanti grilli della testa, non devono fare troppo caso alla mancanza di lavoro e di servizi.

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