Come persona, come donna e come madre ho trovato assolutamente inadeguata la campagna messa in atto dal Ministero della Salute sul tema della fertilità , soprattutto nella maniera di intendere la procreazione, intesa come atto di natura prevalentemente biologica.
Ho trovato fastidiosa la pesante ingerenza intentata tramite questa campagna, probabilmente per finalità demografiche, in una decisione – che oltre ad essere strettamente personale – nella vita di ogni individuo riveste un enorme importanza per il modo in cui condizionerà il suo futuro e che per questo avrei preferito fosse trattata con maggiore rispetto: la scelta di avere un figlio.