Era il 10 marzo 1946 quando le donne italiane furono chiamate per la prima volta a votare.Trasformate per legge da angeli del focolare a cittadine votanti-esseri pensanti, le donne diedero nei decenni successivi il proprio contributo personale ai cambiamenti del Paese

Appartenenti a tutti i ceti, operaie, borghesi, religiose, tutte si accinsero per la prima volta a sperimentare la propria autonomia di voto e di pensiero, all’interno delle urne. Anche se, dentro queste “contenitrici, forse le mani tremavano, accompagnate ancora da scorie di una cultura politica, familiare e culturale bel lungi dal riconoscerle interamente come soggetti autonomi e pensanti; anche se probabilmente qualcuna aveva nel taschino un foglietto con un’indicazione da copiare, ad attestare la volontà di mantenere le donne in una presunta ignoranza e dipendenza.

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