Da qualche giorno a questa parte si svegliava con la curiosità di correre a scrutarsi allo specchio. Proprio così, puntualmente e precisamente da sei giorni.

di Maria Francesca Montemagno

Al mattino apriva gli occhi, guardava le travi a vista della sua casetta sul Naviglio e metteva insieme le forze, rimandando l’appuntamento con la nausea. Il cuscino odorava di lavanda e fiori d’arancio. Poi, scendendo le scale verso il bagno un lampo le attraversava la testa. Veloce e inequivocabile. Non proprio indolore.

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