…ha iniziato una battaglia affinché nessuno dimentichi e affinché quella tristissima storia possa essere raccontata, nelle scuole d’Italia, a chi quel giorno non era ancora nato: a memoria e a monito.
Tina, di origini napoletane, è rimasta con i suoi due figli a vivere a Palermo, perché ha creduto fosse giusto restare a fianco dei siciliani onesti che ancora oggi quotidianamente combattono la mafia.