Ogni volta che viene varata una riforma l’età minima si allontana e aumentano, per contro, gli anni di contribuzione. Da non sottovalutare nemmeno che il divario esistente oggi tra l’ultima retribuzione e la pensione si assesta intorno ad un 50-60% circa.
Molto presto si lavorerà fino ai 70 anni per poi doversi accontentare di poche briciole sulle quali dovremo ancora una volta pagare dei contributi.