Tina, quanti bei sogni che avevi, Tina quanti ne hai realizzati?

di Roberta Paraggio

I capelli corti, appena tagliati in casa. Sobri, per non dare nell’occhio nelle piccole e quotidiane fughe tra i vicoli che man mano che si allontanano dal mare diventano sempre più neri, piste per formicai debosciati. Ma i capelli di Tina rischiano di spiccare anche in quel buio rissoso e maleodorante che minaccia sempre pioggia perchè di sole non ne ha mai visto. Dove era cresciuta Tina i palazzi si affiancavano e non si scontravano, c’erano varchi di cielo da cui poter guardare le nuvole.Come quel giorno che tra le bancarelle del mercato aveva scoperto che le nuvole si muovevano.

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