«Un dottore che fa abortire una donna nelle prime dodici settimane perde la licenza medica, viene incarcerato per un periodo che va da due a dieci anni e paga una multa di cinque milioni di toman, il che vorrebbe dire perdere la casa e tutti i beni.

Se la gravidanza ha superato il primo trimestre, l’interruzione è considerata omicidio, e il dottore può essere processato e impiccato.

La pena per il ripristino della verginità di una ragazza (la ricostruzione dell’imene, ndr) non tiene conto di nessun’altra specificazione: morte per impiccagione».

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