Con la morte ho cercato ancora un patto, ma lei era astuta e discontinua appariva nei traffici dell’amore, diventava giallore e numero fisso era il respiro e l’artiglio nel respiro un’ora murata galleggiava nel fradiciume della vasca.

(Milo De Angelis,   Incontri e agguati (Mondadori «Lo specchio»)

Al principio si parla di una morte inserita tra cose quotidiane, si parla di una trattativa millimetrica, di una sottile guerra d’intelligenze, di apparizioni e scomparse di lei, che arriva sempre mirabilmente inattesa.

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