Le foto del giovane barbiere inglese che taglia i capelli del bimbo autistico senza disturbarlo, hanno fatto il giro del mondo. Con italico orgoglio, sono andata a rispolverare una pagina di diario. Si tratta di dodici anni fa.

Nessun calendario audace alle pareti e tanto meno sguardi sfuggenti e carichi di sottintesi, al mio ingresso con il figlio settenne in braccio.

Il clima del primissimo pomeriggio è rilassato, il negozio è piccolo ma di atmosfera, una vetrata lo separa dalla strada.

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