Che dire che non sia stato detto? In questo 25 novembre in cui molte parole (necessariamente) si somiglieranno vorremmo «fare». Ma come pensiamo di cambiare se solo la metà di noi parla di un «noi» femminile che subisce, chiede o lotta, e l’altro è un voi che ai più appare un lui genericamente inteso (o attaccato)?

Come pensiamo di cambiare se siamo solo metà di questo mondo a pensarlo, volerlo, farlo? Per cancellare la violenza che gli uomini, alcuni uomini, agiscono sulle donne serve un «noi» più solido che usi le rispettive  differenze per consolidare l’azione.

Leggi tutto