Ci sono posti dove venire al mondo è ancora una scommessa. A Katine, villaggio sperduto dell’Africa profonda, in Uganda, al confine con il Kenya, Ester Madudu lotta giorno e notte per vincerla. Anche usando il telefonino come torcia durante i parti notturni, visto che non c’è corrente. O andando a rifornirsi nel pozzo vicino perché manca l’acqua. Da 15 anni Ester fa l’ostetrica in un centro sanitario pubblico, unico punto di riferimento per le 6-7 mila donne dell’area, e gestisce un flusso giornaliero di una quarantina di gestanti.

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