Il Pd vuole portare le unioni civili in aula al Senato il 14 ottobre, prima dell’approvazione della legge di stabilità, la vecchia finanziaria. «Il 13 voteremo la riforma costituzionale, nella riunione dei capigruppo Luigi Zanda ha chiesto una riunione per quella sera in modo da calendarizzare il testo già il giorno dopo» annuncia al Corriere il senatore Pd Sergio Lo Giudice. L’obiettivo è colmare finalmente un ritardo di anni: già nel 2010 e nel 2014 la Corte costituzionale aveva sollecitato il Parlamento a garantire l’uguaglianza alle coppie gay, poi il 21 luglio la Corte europea di Strasburgo ha condannato l’Italia, stabilendo che la mancanza di un riconoscimento per le unioni tra persone dello stesso sesso viola i diritti umani, in particolare quello «al rispetto della propria vita privata e familiare» sancito dagli articoli 8 e 12 della Convenzione europea (che per il nostro Paese ha valore normativo).

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