C'è un lunghissimo articolo di Christian Raimo sul Tascabile che si presta a diverse considerazioni: anche perché affronta nei fatti tutto l'affrontabile in ambito letterario, editoriale, critico. Forse, se posso, fin troppi temi per un articolo solo. Ma ci sono diversi punti su cui vale la pena iniziare un ragionamento. Ne scelgo uno. Il rapporto fra scrittori e social. Ma non nel senso, o non solo, di una adattabilità di chi scrive al mezzo che usa quotidianamente, non importa se per convinzione, per militanza (essere su una piattaforma per provare a modificarne le consuetudini linguistiche), per calcolo autopromozionale.

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