"Non aveva mai vinto, ovviamente, nessun premio letterario importante: era troppo eccentrica, troppo imprevedibile, troppo esuberante, sia per l' establishment letterario inglese, sia per i cultori dell' avanguardia che vogliono irreggimentare la stravaganza; ma Angela Carter non era catalogabile; ovvero voleva inventare nuove categorie, nuovi modelli, per le donne e per sé. Un suo romanzo si intitolava La passione della nuova Eva, e la scrittrice voleva essere una nuova "Eva", non per rinnovare l' antica arte della seduzione ma per devastare dall'interno gli antichi clichés della donna vergine o puttana, madre o femme fatale, Madonna sensibile e tenera o femme damnée senza scrupoli.

Leggi tutto