Martedì mattina Nicola Lagioia ha presentato il programma del Salone del Libro: so che non dovrebbe dirlo chi, come me, ha dato il suo contributo per pensarlo, ma è forse il programma più ampio e, sì, ambizioso di questi avventurosi tre anni. Lo trovate qui.

Vorrei, allora, cominciare a raccontare alcuni dei filoni di cui mi occupo, perché so bene che nelle sintesi giornalistiche sfuggono, magari, le intenzioni che ci sono dietro, e che non sono, in nessuna parte del Salone, quelle della passerella di ospiti.

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