Cominciano ad andarsene, i deportati delle coste, e del resto la primavera arriva, e che altro si può fare? Molto altro, e lo sappiamo. Poi ci sono i testoni rimasti, per esempio. Come Patrizia che non ha lasciato Ussita, come racconta L'occhio nascosto dei Sibillini, raccogliendo le sue parole:

“Mi capita spesso in questi giorni, mentre si mangia a tavola con i vigili del fuoco o con l’esercito, che mi chiedano: La tua casa? Il tuo lavoro? E io rispondo che non ho più una casa e nemmeno un lavoro perché la mia casa era il mio lavoro, la casa dell’Ortigiana.

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