Le parole, le parole, le parole. Quanto siamo bravi, tutti, a usarle sui social, come se possedessimo verità non scalfibili.

Rivolgo col bastone le foglie dei viali. Quei due ragazzi mesti scalciano una bottiglia. Proteggete le nostre verità.

Così scriveva Franco Fortini. Se esercitiamo la nostra abilità verbale, in sfumature che vanno dall'aggressività semplificata alla colta contestazione, perché così pochi abili polemisti raccontano le verità che sono, sì certo, lontane, non più notiziabili, non più eccitanti? Ma sono. E' passata l'emergenza del terremoto, direte.

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