C'erano i posti di blocco, davanti ai quali fermarsi e mostrare i documenti, prima di arrivare ad Amatrice. Ci sta, va bene, gli sciacalli, i turisti del macabro, quello che vi pare. Però la brutta sensazione resta, come restava ai tempi dell'Aquila, quando i terremotati erano cittadini separati, oltre che dalla sciagura, dal resto del mondo. C'è la questione delle tendopoli da smantellare perché l'inverno sta arrivando. E ci sta ma non tanto, se lo smantellamento significa allontanare, molto spesso contro la loro volontà, le persone dalle terre e dai concittadini e compaesani con cui condividere il trauma, la paura, la solitudine, il dolore.

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