E' vero. Come prevedeva  Gianni Biondillo nel suo appassionato ricordo su Nazione Indiana, tutti parlano di Tommaso Labranca, scomparso improvvisamente ieri a poco più di cinquant'anni. Diceva anche, Biondillo: "In questi giorni ci sarà chi verserà lacrime di coccodrillo sulla sua bara. Gli stessi che avrebbero potuto dare spazio al suo genio ma l’avevano accantonato perché troppo “rompicoglioni”. Ci sputo sopra fin d’ora". Scrivere oggi di Tommaso Labranca significa rischiare anche quello sputo: dunque, lo faccio. Da molti anni non avevo contatti con lui, non sapevo cosa facesse, sapevo vagamente che era  incazzato con me, ma non ho mai saputo perché.

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