Perciò quando una zona di cielo, che per caso ci sia avversa, si mette in agitazione e un'aria malefica comincia a spargersi, come una nebbia e una nuvola a poco a poco s'insinua e, dovunque s'avanzi, tutto perturba e forza a trasformarsi; avviene pure che, quando arriva alfine al nostro cielo, lo corrompa e lo renda a sé simile e a noi avverso

(De rerum natura, Lucrezio)

Ascoltando, infatti, i gridi di allegria che salivano dalla città, Rieux ricordava che quell’allegria era sempre minacciata: lui sapeva quello che ignorava la folla, e che si può leggere nei libri, ossia che il bacillo della peste non muore né scompare mai, che può restare per decine di anni addormentato nei mobili e nella biancheria, che aspetta pazientemente nelle camere, nelle cantine, nelle valigie, nei fazzoletti e nelle cartacce, e che forse verrebbe un giorno in cui, per sventura e insegnamento agli uomini, la peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice.

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