Qualcuno, ieri, in occasione dell'anniversario della strage di Ustica, a cui abbiamo dedicato la discussione di apertura a Fahrenheit, sottolineava l'inutilità, o forse il narcisismo della memoria e di chi la sollecita. Buona per chiacchiere, convegni, spettacoli, film, romanzi. Blabla. Fuffa. Possibile che abbia ragione, possibile che non l'abbia. E' vero, purtroppo, che la memoria fin qui ha prodotto discorsi, convegni, spettacoli, romanzi, film, e che nonostante tutte quelle parole non si sia arrivati ad avere giustizia. Ma senza quelle parole, quei discorsi, quei romanzi, quei film, ricorderemmo Ustica? E non solo Ustica, certo.

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