Protezione. Proteggere. Difendere. C'è una parola che rimbalza in questi giorni, dopo la morte di Sara Di Pietrantonio, e lo strano suicidio di Carlotta Benusiglio a Milano, e la bibita alla soda caustica rifilata alla compagna incinta dal fidanzato, in provincia di Bologna. Protezione. Proteggere. Difendere. E' qualcosa spesso di inconsapevole, che spinge, specie da parte maschile, a usare quella parola. Ti proteggo io. Dal male che gli altri possono farti. Dalle tempeste del mondo. Dalle parole cattive. Dalle avversità. Proteggere, nelle intenzioni di chi scrisse il decreto legge sul femminicidio due anni fa, significava immaginare lo Stato pronto a reprimere la malvagità che colpiva le donne.

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