Ricevo una mail da una ricercatrice molto brava e, in questo caso, decisamente sconsolata. Mi manda un link, questo, che si riferisce al seminario internazionale sul romanzo del Dipartimento Lettere e Filosofia dell'Università di Trento. Le intenzioni sono ottime: "Qualche decennio fa in Italia si parlava di critici-scrittori, intendendo con questa espressione dei critici i cui interventi diventavano a tal punto personali da proporsi come esempi di letteratura. Il Seminario di quest’anno rifletterà invece sugli scrittori che, pur mantenendo il loro punto di vista di autori, hanno preso posizione sul proprio mestiere e sulla tradizione letteraria in rapporto con la critica.

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