Ma come, anche tu? E cosa può infine contare l'ennesimo rigo-appena in questo torrente di parole, ricordi, commemorazioni, prese di distanza dalle commemorazioni, rivendicazioni sulle note di io-lo-conoscevo-meglio? Niente. Conta per me, ed è per questo che scrivo di Marco Pannella. Lo chiamiamo Penna Bianca, per gioco, e lui lo sa. La frase di Walter Baldassarri, direttore dell'agenzia Notizie radicali, nella stanzetta con due telefoni e due macchine da scrivere (una elettrica) dove - era gennaio, 1976 - le ragazze, Graziella De Palo e io, arrivano smarrite chiedendo se possono dare una mano.

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