C'è un passaggio in quel libro lieve e densissimo che è Mi chiamo Lucy Barton di Elizabeth Strout, dove la protagonista frequenta un corso di scrittura creativa. Dalla finestra entra, se non ricordo male, un uccello, piuttosto grande, e lei e la scrittrice che tiene il corso si spaventano, parecchio. Prende la parola una psicoanalista californiana che frequenta ugualmente il corso e che non interviene quasi mai, e dice alla scrittrice: "Lei non ha ancora superato il suo disturbo post-traumatico". La scrittrice, e la protagonista, la guardano con odio, e tacciono.

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