Accade sempre d'estate, il passaggio. E insieme al passaggio - dall'inconsapevolezza dell'infanzia alla coscienza che "si è al mondo", e questo esserci si specchia in chi ci accompagna in quell'attraversamento - in certe fatidiche estati si fissano i ricordi. Alcuni sono destinati a rimanere segreti finché arriva il tempo di guardare indietro e di raccontare. Ne "Il corpo", forse il più noto dei racconti contenuti in Stagioni diverse di Stephen King, c'è una frase che illumina tutta la sua poetica, e non solo la sua:

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