Ciò di cui non riesco a capacitarmi, nella vicenda delle unioni civili, è come si possa pretendere di decidere sulle vite degli altri. Proprio non ci riesco, limite mio. E' esattamente lo stesso turbamento che provavo, ragazza, quando con parole quasi identiche alcuni cattolici (alcuni e non tutti: mi piacerebbe che si ricordasse) si opponevano alla legge sul divorzio. Non me ne capacito, perché va a dispetto di ogni logica. Non si chiede a voi del Family Day - che avete tutto il diritto di manifestare, intendiamoci: è ben più grave che le istituzioni decidano lo spostamento della discussione sulla legge per valutare la piazza, semmai - di vivere in modalità in cui non vi riconoscete: ma non è pensabile che un modello debba valere per tutti.

Leggi tutto