Con stupore, divertimento e un po' di preoccupazione, mi sono resa conto che la lista che ho postato ieri ha suscitato reazioni che, ingenuamente, non mi aspettavo. Non era, preciso di nuovo, la lista dei sommersi e dei salvati, ed era, e mi sembrava superfluo sottolinearlo, una lista di soli romanzi. Sul perché ci si concentri sul romanzo quando si parla di editoria tradizionale o di self publishing sarebbe interessante discutere, perché allora si ri-aprirebbe l'assai nota questione su cosa sia oggi il romanzo, e sul suo senso ultimo o primo, e sul perché dovremmo scrivere e leggere romanzi, e infine se abbiano ragione i Grandi Antichi del secolo scorso quando dicevano che il romanzo ha tirato le cuoia.

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