Abbiamo un paio di problemi, direi. Li ha esemplificati benissimo Mauro Biani in una vignetta per Il Manifesto: si vedono Greta e Vanessa e un tizio con la maglietta d’ordinanza dove campeggia “Je suis Charlie” che le apostrofa “Dovevate stare a casa e farvi i cazzi vostri”. Alt, fermi. Significa che la libertà d’espressione vale solo in alcuni casi? No, vale sempre. Ma quella che si è scatenata in questi giorni contro le due ragazze non è manifestazione di libero pensiero: è borbottio volgare, sfogo da basso impero, parlo perché sì, e se mi contrasti significa che sei contro la libertà, io sono Charlie e tu no.

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