Le donne stanno organizzando su facebook una (sacrosanta) mobilitazione contro la recente sentenza che scagiona dall'accusa di pedofilia un sessantenne, che per mesi ha avuto relazioni sessuali con una bambina di 11 anni, con la motivazione che fra i due c'era "amore". La cosa è aggravata dal fatto che la persona in questione era (è) un assistente sociale, e si presume dunque tornerà al suo lavoro. Per chi vuole sostenere questa protesta l'invito è a partecipare all'evento e a farlo girare, insieme ai post di sostegno come questo. La protesta rivolge l'istanza seguente ai Garanti per i bambini:
Al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Calabria On. Marilina Intrieri
Al Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Vincenzo Spadafora

pedofilia-politicafemminile
Una recente sentenza della Corte di Cassazione invita a riconsiderare la vicenda giudiziaria di un uomo sessantenne condannato in primo e secondo grado di giudizio dal Tribunale di Catanzaro per abusi sessuali nei confronti di una bambina di undici anni; la bambina era stata affidata alle sue cure dai servizi sociali.
Sono state trascurate secondo i giudici importanti circostanze attenuanti: “l’atto sessuale si inseriva nell’ambito di una relazione amorosa”.
Non è amore: questo non è amore!
La sentenza smaschera una visione delle relazioni umane preoccupante, che scambia l'attaccamento e la solitudine di una bambina per amore e per consenso, e dà il nome di amore all'abuso di un adulto, che ribalta ruoli e responsabilità attribuendo alle vittime sottili capacità seduttive.
Noi respingiamo con forza ogni collegamento tra violenza e amore. Vogliamo che l’infanzia venga tutelata dagli abusi, vogliamo che i bambini e le bambine crescano nella fiducia e nel rispetto.
Siamo contro la violenza, siamo dalla parte dei bambini e delle bambine!

Cosa possiamo aggiungere? che troppe volte, quando si parla di processi per pedofilia, si affaccia il sospetto che su questi reati incombano connivenze davvero profonde. Per non parlare del fatto che, se le figure sospette di abusi hanno ruoli di riferimento e di protezione (come gli assistenti sociali, gli educatori, i preti, i poliziotti ecc) sarebbero da indagare con massima attenzione perché doppiamente abusanti.
In tema vi segnaliamo un'altra "doppia" sentenza di assoluzione, di poco precedente a questa: un carabiniere condannato in primo e secondo grado a 7 anni per presunti abusi nei confronti di una bambina, sua parente, e poi condannato anche a 2 anni e mezzo con le accuse di adescamento in chat di una 11enne e tentativo di pornografia minorile e corruzione di minorenni. La prima condanna annullata con rinvio (dovrà essere celebrato, dunque, un nuovo processo d'appello), e dalla seconda.. è già stato scagionato. Bene: non discutiamo le sentenze sena conoscerle a fondo, ma certo, introno a questi e ad altri casi, vorremmo sapere di più.