Il nome di Massimo Carminati è già contenuto, dai primi anni Novanta, nelle carte dell’inchiesta sul duplice omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci detto Iaio, avvenuto a Milano, in via Mancinelli, la sera del 18 marzo 1978 e rivendicato dalla “Brigata Combattente Franco Anselmi”.

Il 14 luglio 1997, il giudice Guido Salvini scrive infatti nell’ordinanza – sentenza N.271/80F [vedi qui interessanti testi relativi, ndr]: «Le caratteristiche somatiche e d’abbigliamento quantomeno di uno degli assassini di Fausto e Iaio sono decisamente compatibili con la persona di Massimo Carminati.

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