1° maggio amaro se, come osserva Susanna Camusso, è ormai una "festa della disoccupazione", più che del lavoro. Non più un giorno di festa, dunque: questa giornata sempre più torna ad acquisire il significato di un momento di lotta: per politiche totalmente diverse.Vogliamo lavoro. Vogliamo sia riconosciuto anche il lavoro domestico e di cura. Vogliamo il pane e vogliamo anche le

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