Marco Amenta

La Siciliana Ribelle

La tragica e vera storia di Rita Atria, la "picciridda" del giudice Paolo Borsellino, gettatasi dalla finestra dopo la notizia dell'assassinio del giudice che, con il suo affetto e la sua vicinanza, era tutto ciò che le restava. Era solo una ragazzina, ma grazie alle coraggiose deposizioni sue e di sua cognata Piera Aiello, durante la grande stagione di indagini dei primi anni Novanta furono arrestati diversi mafiosi. Ma la sua solitudine era totale; perfino la madre la ripudiò e per paura giunse a distruggere la sua lapide a martellate. Rita era figlia del mafioso Don Vito Mancuso, ucciso dalla mafia stessa il giorno della sua prima comunione. Disperata per la scomparsa del padre, amato e rispettato in famiglia e in paese, decide di "vendicarne la morte e l'onore": scoperto il mandante dell'omicidio, trattenuta a stento dal fratello maggiore, Rita rimanda per 6 anni la rappresaglia contro Don Salvo. Sei anni in cui osserverà e annoterà sui suoi diari ogni movimento dell'uomo e dei suoi scagnozzi. Finché anche il fratello viene ucciso, lasciandola ancora più sola e vulnerabile. Minacciata dagli uomini di Don Salvo si reca a Palermo per denunciarli tutti al procuratore antimafia. Braccata dai mafiosi e protetta dallo Stato, Rita inizia a vivere isolata, aiutata dall'affetto del giudice e scoprendo la differenza tra vendetta e giustizia. Ma l'assassinio del giudice le toglie ogni speranza. "Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi ma io, senza di te, sono morta”, scrisse prima di andarsene. La siciliana ribelle è il percorso di formazione esistenziale ed etica di un'adolescente di rara determinazione, che riesce a ribellarsi alle regole tribali di una acritica obbedienza a padri e padrini, ferrea regola in cui è stata allevata.

Tipologia di Film: Storici e politici

Film diretto da: Marco Amenta

Anno di uscita nelle sale: 2008

Argomenti Trattati: Biografie femminili -