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- Categoria: Rete delle reti Info
- Pubblicato: 17 Gennaio 2014
Lo scorso dicembre in sede europea si è consumato un gran pasticcio: il Rapporto Estrela, che poneva alcune linee guida (peraltro non ancora vincolanti), perché l'Europa andasse nella direzione di una legislazione comune sulla salute e sui diritti sessuali riproduttivi, è stato bocciato. Qui: l'esito dettagliato della votazione. Il nuovo testo realizzato dal Ppe prevede che «la formulazione e l’applicazione delle politiche in materia di salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nonché in materia di educazione sessuale nelle scuole sia di competenza degli Stati membri». Una sconfitta per tutt*, un passo indietro nella storia. Bene. Anzi male, ma bene se ne parliamo e ci organizziamo per esigere quanto ci spetta: noi donne sappiamo che, in termini di diritti, non solo nulla ci verrà mai regalato ma che, la storia insegna, ogni volta vinta una battaglia il diritto conquistato resterà oggetto di furiosi attacchi. Ora è giunto il momento di creare una rete europea davvero coordinata, in difesa dei diritti sessuali e riproduttivi, che metta al primo posto i concetti non negoziabili dell'autodeterminazione della donna e del suo diritto alla salute e alla sicurezza. Dichiarando forte e chiaro che l'alternativa NON è fra autonominatisi pro-life e presunt* pro-aborto: ma fra chi di fatto intende ricacciare le donne nell'ignoranza e nella soggezione, e chi esige educazione, cura della relazione, rispetto dei diritti femminili. Ricordando che la cittadinanza femminile viene svuotata se alla donna viene negato perfino il diritto di decidere se e quando essere madre - e, a monte, quello di essere adeguatamente informata e assistita nella prevenzione e in direzione di scelte consapevoli. Inutile dire che, nel caso di clandestinizzazione dell'aborto, i soli a beneficiarne sarano gli speculatori degli aborti clandestini - più o meno organizzati nella criminalità. L'aborto in sè non diminuirà affatto, anzi crescerà in numero e in barbarie; questa è la ragione per cui anche tra i "cattolici adulti" sono molti a difendere una legge ben concepita come la nostra 194 [vedi qui, ad esempio, le argomentazioni della cattolica - ma non per questo cieca - Puppato].
All'indomani della bocciatura di Estrela, e del tremendo attacco sferrato ai diritti delle donne spagnole dalla controriforma del governo Rajoy (il cui progetto di legge scardina i principi della legislazione precedente) si è autocostituito in Italia un gruppo spontaneo di attiviste che chiamano a raccolta donne, gruppi e associazioni che vogliano collegarsi in una rete comune. Qui il sito, con la rassegna stampa da tutta Europa, e qui la pagina facebook. In Italia [da Usciamo dal Silenzio al Coordinamento per la difesa della 194], e in Europa [da Choisir la cause des femmes alla Lobby delle donne e tante altre] tante realtà associative e network già nati: dobbiamo iniziare a cercarci l'un l'altra, a creare relazioni e a tirare le fila del tantissimo lavoro già fatto, per dar vita a un vero fronte comune per l'equa cittadinanza femminile nell'ambito di tutta l'Unione Europea.
Ecco il primo comunicato di Womeareurope; di seguito il testo, in tutte le 5 lingue in cui è stato approntato:
Towards a different europe: secular and that respects the rights let us together build a european women’s network, let’s rally
PER UN'ALTRA EUROPA, LAICA E DEI DIRITTI. COSTRUIAMO UNA RETE EUROPEA DELLE DONNE E MOBILITIAMOCI
Subito dopo la bocciatura della risoluzione Estrela ci siamo rese conto della necessità di costruire una rete delle donne europee per affermare i nostri diritti all'autodeterminazione, alla libertà di scelta, alla salute e per dare attuazione alla Convenzione di Istanbul.
Le notizie allarmanti che arrivano dalla Spagna però rendono necessario mobilitarsi adesso: non possiamo permettere che il governo Rajoy cancelli i diritti delle donne riportandole indietro di decenni e costringendole all'aborto clandestino, con tutti i rischi conseguenti per la loro salute. Quanto accade oggi in Spagna potrebbe avvenire anche in Italia, dove registriamo un attacco costante alla legge 194 a causa dell'obiezione di coscienza.
Siamo pronte a mobilitarci con le donne spagnole nelle iniziative che vorranno portare avanti.
Costruiamo e diamo visibilità alla rete delle donne europee: una data possibile può essere l'8 marzo. Unitevi a noi.
[nb • per info e adesioni scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compilare questo modulo]
PARA LOGRAR UNA EUROPA DIFERENTE, LAICA Y QUE RESPETE LOS DERECHOS. CONSTRUYAMOS UNA RED DE MUJERES EUROPEAS Y MOVILICÉMONOS
Inmediatamente después del rechazo de la resolución Estrela advertimos la necesidad de construir una red de mujeres europeas para afirmar nuestros derechos de autodeterminación, libertad de elección y salud femenina, a fin de aplicar, plenamente, el Convenio de Estambul.
Las noticias alarmantes que llegan desde España exigen una movilización inmediata: no podemos permitir que el gobierno Rajoy cancele los derechos de las mujeres volviendo décadas hacia atrás y obligando al aborto clandestino, con todos los riesgos que implica para la salud de las mujeres. Lo que hoy sucede en España podría suceder en Italia, pues cada día observamos el ataque a la Ley 194 a causa de la objeción de conciencia.
Estamos listas para movilizarnos junto con las mujeres españolas en las iniciativas que decidirán actuar. Construyamos una red de mujeres europeas y hagámosla conocer: una fecha posible puede ser el 8 de marzo.
TOWARDS A DIFFERENTEUROPE: SECULAR AND RESPECTFUL OF RIGHTS LET US TOGETHER BUILDA EUROPEAN WOMEN’S NETWORK, LET’S RALLY
Immediately after the Estrela resolution was rejected we realized how important it is to build a European women's network to assert the right of self-determination, the freedom of choice and women's health and to implement the Istanbul Convention.
The alarming news coming from Spain requires immediate action: we cannot allow the Rajoy government to wipe away spanish women's rights casting them back many decades and forcing them to clandestine abortion, facing serious risks to their health. What is happening in Spain may happen in Italy too, where we report a steady attack on Law No.194 due to conscientious objectors.
We are ready to rally with the Spanish women, supporting the initiatives they will carry out.
Let us build and divulge a European women's network: a possible date may be the 8th of March.
Here you can read our press release following the rejection of the Estrela resolution, before we have news about the serious Spanish situation.
POUR UNE AUTRE EUROPE, LAÏQUE ET EN FAVEUR DES DROITS: CONSTRUISONS UN RÉSEAU EUROPÉEN DES FEMMES ET MOBILISONS-NOUS
Tout de suite après le recalage de la résolution Estrela on a pris conscience de la nécessité de construire un réseau des femmes européennes pour affirmer nos droits à l’autodétermination, à la liberté de choix, à la santé ainsi que pour appliquer la Convention d’Istanbul.
Les nouvelles inquiétantes qui arrivent de l’Espagne imposent la nécessité de nous mobiliser maintenant : nous ne pouvons pas permettre que le gouvernement Rayoi supprime les droits des femmes et que les ramène, par conséquence, en arrière de décennies, en les obligeant de recourir à l’avortement clandestin avec tous les risques liés pour leur santé.
Ce qui arrive aujourd’hui en Espagne pourrait arriver en Italie aussi, où on remarque un attaque constant à la loi 194 à cause de l’objection de conscience.
Nous sommes prêtes à nous mobiliser à coté des femmes espagnoles au sein des initiatives qu’elles vont amener.
Construisons le réseau des femmes européennes et organisons un événement pour lui donner visibilité l’8 mars 2014 ! (date à vérifier).
POR UMA OUTRA EUROPA, LAICA E DOS DIREITOS: CONSTRUÍMO-NOS UMA REDE EUROPEIA DE MULHERES PARA MOBILIZAR- NOS
Aapós da rejeição da resolução Estrela considerámos necessária construir uma rede de mulheres de toda a Europa para fazer valer os nossos direitos à autodeterminação,à liberdade de escolha, à saúde, e para implementar a Convenção de Istambul.
Os relatórios alarmantes provenientes de Espanha, no entanto, tornam necessário mobilizar-nos agora não podemos permitir que que o governo Rajoy cancele os direitos das mulheres revertendo-as para décadas atrás e forçá-las, no caso, a um aborto clandestino, com todos os consequentes riscos para a saúde deles. O que está acontecendo hoje na Espanha, também, poderia ter lugar em Itália, onde registramos um ataque constante à Lei 194 por causa da objeção de consciência.
Estamos prontaos para mobilizar com todas as mulheres espanholas em iniciativas que tenham de frontear.
Construímo-nos e tornamo-nos visível a rede das mulheres europeias: uma data possível poderia ser o dia 8 de Março 2014.
EINEM VERÄNDERTEN EUROPA ENTGEGEN: SÄKULAR, DAS AUCH DIE RECHTE RESPEKTIERT LASST UNS ZUSAMMEN EIN EUROPÄISCHES FRAUEN-NETZWERKAUFBAUEN, VEREINIGEN WIR UNS
Umgehend nach der Ablehnung des Estrela-Berichtbemerkten wir wie wichtig es ist, ein europäisches Frauen-Netzwerk aufzubauen,das deren Recht der Selbstbestimmung, Entscheidungsfreiheit und die Gesundheitder Frauen sichert und das Istanbulabkommen umsetzt. Die alarmierendenNeuigkeiten aus Spanien fordern sofortige Handlung: Wir können der Rajoy Regierungnicht erlauben die Rechte der Frau zu streichen, die Rechte der spanischenFrauen seit Jahrzehnten zurückzuschrauben und sie zu geheimenSchwangerschaftsabbrüchen zu zwingen, welche ein großes Risiko für ihreGesundheit darstellen. Was nun in Spanien vor sich geht, könnte in Italiengenauso passieren. Hier melden wir aufgrund von gewissenhaftem Widerspruchseinen stetigen Angriff auf das Gesetz Nr. 194.
Wir sind bereit für eineZusammenarbeit mit spanischen Frauen und werden sie in den von ihnen gestartetenInitiativen unterstützen. Lasst uns ein ein europäisches Frauen-Netzwerkaufbauen und dieses öffentlich enthüllen. Ein mögliches Datum dafür wäre der 8.März. Hier können Sie die Pressemitteilung bezüglich der Ablehnung desEstrela-Berichts lesen, bevor wir Neuigkeiten zu der ernsten Lage in Spanienhaben.
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