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- Categoria: Rete delle reti Info
- Pubblicato: 27 Agosto 2016
26 agosto 1920: Washington, le donne americane ottengono l'applicazione del 19° emendamento e, con esso, il diritto di voto; dal 1971 il Congresso proclama anche questa data Women's Equality Day.
59 anni dopo la ratifica del 19° emendamento: fu solo nel 1979 che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite giunse ad adottare la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (Cedaw, entrata poi in vigore nel 1981).
I soli Stati membri dell'Onu che NON ratificarono la Convenzione furono Iran, Somalia, Sudan (Stati islamici), inoltre Nauru, Palau, Tonga (3 piccole nazioni insulari del Pacifico), infine proprio gli Stati Uniti (che l'hanno firmata, ma mai ratificata; anche se Obama è sempre stato ben intenzionato in tal senso).
Purtroppo nello stesso anno in cui l'Onu adottava il CEDAW, in uno staterello dittatoriale che era stato armato fino ai denti dagli Stati Uniti, aveva luogo la malaugurata rivoluzione islamista che, facendo passare il paese dalla padella nella brace, diede formidabile impulso al dilagare dell'islamismo politico e all'immane strascico di tragedie che questo si porta dietro. Tragedie peraltro da costoro benedette, secondo gli insegnamenti della Guida suprema Khomeyni: l'Islam o è politico o non è nulla [...] la guerra è una benedizione per il mondo e per ogni nazione [...] una religione senza guerra è zoppa [...] Allah ordina agli uomini di condurre una guerra e uccidere [...] I nostri giovani combattenti sanno che l'uccisione degli infedeli è uno dei compiti più nobili che Allah affida all'umanità.
Oltre a tutto ciò questo tizio, nel suo programma politico, metteva in primissimo piano (come è ovvio, e in piena assonanza con i suoi "stranemici" sauditi; e come è caro da sempre a dittatori e nazisti di ogni ordine e grado), l'obiettivo di far sparire le donne, ricacciandole nella più profonda soggezione e dunque nel comodo ruolo di oggetti al servizio del maschio e dello Stato. Tutte a produrre carne da cannone, servire e sollazzare i maschi, far riposare i guerrieri.
Una cosa tanto mostruosa la si può motivare solo come volere di Dio; che ci vuoi fare! ce lo chiede il divino in persona; questa oggi è anche la strada più facile, e i dittatori non rinunciano di certo a una merce efficace con cui comprare, a tutti gli effetti, l'adesione della popolazione maschile. Perciò c'è questo, al cuore dello stesso progetto politico che, con l'offensiva dell'Isis, rappresenta il più grave pericolo che oggi minaccia tutti e tutte: l'odio per le donne e la feroce determinazione a farne un genere-schiavo; nonché piatto di lenticchie per tutti i frustrati.
96 anni dopo: ed eccoci al 2016; di quanto sopra si parla poco e si capisce ancora meno, oppure si preferisce non capire; lasciando il tema alla disastrosa interpretazione razzistica dei misogini autoritari; che nel caso, tuonando contro immigrazione e vomitando odio razziale, sono anche i migliori alleati dei loro peggiori nemici.
I nostri maschi libertari, dal canto loro, di Engels si sono dimenticati tranquillamente; c'è chi non l'avrà mai nemmeno letto; ma molti, gli intellettuali che più pontificano, preferiscono non ricordare. Se così non fosse, di fronte alle battaglie femminili smetterebbero di fare il broncio insofferente del ma insomma, con tutti i problemi più seri che ci sono. E inizierebbero a rimboccarsi le maniche insieme a noi.