Carlos Bouza


Nel 1991, un uomo di 24 anni, chiamato Kurt Cobain, scompigliò l’industria musicale con il disco ‘Nevermind’, un pezzo di cultura punk rock, in un successo milionario. Il fenomeno fece reale un’idea così potente da sembrare inconcepibile: dalla notte alla mattina, una stella maschile del rock polverizzava tutti i cliché delle star del rock maschile, s’intrufolava con un messaggio femminista, anti-razzista

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