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- Categoria: Lunanuvola
- Pubblicato: 11 Dicembre 2013
Per le donne che sono “difficili” da amare (di Warsan Shire, trad. Maria G. Di Rienzo)
Tu sei una cavalla che corre da sola
e lui tenta di domarti.
Ti paragona ad un’impossibile strada maestra
dice che lo stai accecando
che non potrebbe mai lasciarti
dimenticarti
volere null’altro che te.
Gli dai le vertigini, sei insostenibile.
Ogni donna prima o dopo di te
si scioglie nell’acqua del tuo nome.
Tu riempi la sua bocca
i denti gli dolgono dal ricordo del gusto
il suo corpo solo un’ombra lunga che segue il tuo.
Ma tu sei sempre troppo intensa
spaventandolo nel modo in cui lo vuoi
senza vergogna e come in un’offerta propiziatoria.
Lui dice che nessun uomo può diventare
quello che vive nella tua testa.
E tu hai tentato di cambiare, non è vero?
Hai chiuso di più la bocca
tentato di essere più tenera
più carina
meno incostante, meno conscia.
Ma persino quando dormi puoi sentirlo
viaggiare lontano da te nei suoi sogni.
Perciò che vuoi fare, amore,
aprirgli la testa?
Non puoi fare case degli esseri umani
qualcuno deve avertelo già detto
e se lui vuole andarsene
allora lascialo andare.
Tu sei terribile
e strana e bellissima:
qualcosa che non tutti sanno come amare.
(Warsan Shire, di origine kenyota ma nata in Somalia nel 1988, vive a Londra. Warsan è una poeta-guaritrice, nel senso che usa i versi e la narrazione per documentare esperienze e traumi, e aiutare chi l’ascolta ad intraprendere il viaggio verso la guarigione. Nel 2010 ha letto pubblicamente le sue poesie in Italia, a Roma, ma hanno avuto il piacere di ascoltarla dal vivo anche in Germania e in Sudafrica.)
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