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- Categoria: Giovanna Cosenza
- Pubblicato: 19 Novembre 2013
L’ultima campagna Ford per la gamma di auto monovolume Max Family, destinata a tv, radio, stampa e internet (non solo in Italia ma in diversi paesi europei), promette un’idea ampia e varia di famiglia che mantiene fino a un certo punto. All’inizio si vede una sposa in abito bianco a braccetto con un giovane uomo: sembra il marito ma dopo qualche secondo scopriamo
che è il figlio, mentre il marito è più anziano. Poi è la volta di un giovane padre con una bambina, da una parte, e una giovane madre con un ragazzino, dall’altra: sembrano separati, ma lo sono solo per i 90 minuti a settimana che dura una partita, visto che tifano per squadre diverse. Infine quattro surfiste, “sposate ma amanti del mare”. Sposate fra loro? Sposate a persone assenti? Sposate in modo tradizionale, “ma” (ma?) capaci (evviva!) di scelte autonome nel tempo libero?
Insomma la famiglia che Ford rappresenta è molto meno varia e più convenzionale di quanto promette: nessun divorziato, nessun convivente, nessuna coppia chiaramente omosessuale (solo una vaga allusione). Gettano il sasso e ritirano la mano.
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