di Francesca Palumbo

Amo, decisamente amo un certo tipo di solitudine, quella che cerco nella mia campagna per esempio, un luogo magico in cui la natura mi sovrasta, e le piante mi superano in altezza, gigantesche, oscene e viscerali. La campagna mi rimanda suoni primitivi a cui non sono più abituata in quanto frequentatrice di città. Se torno qui tra le radici, posso sentire il respiro degli alberi. I loro sussurri. Distante dalla metropoli questa giungla di emozioni diventa concentrato di momenti di bellezza, e allora io scrivo, scrivo.

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