di Rita Cugola

I primi comitati femminili sorsero, negli Usa di metà Ottocento, sulla scia della militanza non violenta contro lo sfruttamento degli africani esercitato dai ricchi latifondisti locali.

Come gli schiavi, le donne si ritrovavano infatti prive di diritti, condannate all’invisibilità sociale e politica: i valori di uguaglianza e libertà evocati dalla Costituzione erano chiaramente stati traditi.

Invitato a Waterloo dall’amica comune Jane Clothier Hunt, un gruppo di signore bianche del ceto medio, ovvero Lucretia Mott, sua sorella Martha Coffin Wright, Mary Ann McClintock (fondatrice, insieme al marito Thomas, dell’organizzazione antischiavista Western New York Anti-Slavery Society) ed Elizabeth Cady Stanton (moglie del riformatore repubblicano Henry B.

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