Regia di Piero Messina
con Gael GarcíaBernal, Bérénice Bejo), Renate Reinsve, Olivia Williams
In sala dal 21 marzo
Lemetropoli oggi si assomigliano tutte: grattacieli di vetro, piazze vuote,geometrie eleganti e tanta freddezza conun senso incombente di estraneità. Proprio in una metropoli anonima del futuroprossimo Piero Messina, nove anni dopo L’attesa, ambienta il suo nuovo film,che ha un primo merito: non assomiglia per niente alle produzioni italiane acui siamo abituati ma vola alto, con grandi aspirazioni, un prezioso castinternazionale e la capacità di gestire il genere science-fiction come in unkolossal hollywoodiano.