Ho seguito le polemiche intorno al Premio Strega di quest’anno, e devo dire che a me importa solo se un romanzo mi lascia qualcosa, se è scritto con uno stile personale e distinguibile, al di là che si tratti di autofiction o di una storia originale.
Non sono sensibile ai facili sentimenti ma so riconoscere una voce che mi inchioda con la sua necessità di scrivere, persino di sé. Noto però che i lettori, oggi, propendono per un intimismo doloroso, e c’è una sorta di voyerismo, di identificazione col problema tout court, che andrebbero analizzati.