Quello della Psichiatra Barbara Capovani è stato un femminicidio atroce e purtroppo annunciato.
Un paziente pericoloso, infatti, con alle spalle una scia di aggressioni, molestie e minacce anche social, che si proponeva come sciamano e figura di riferimento di un movimento antipsichiatria, aveva preso ad odiarla da quando nel 2019 lo aveva ricoverato per un TSO nell’SPDC che dirigeva.
Barbara Capovani gli aveva diagnosticato “Disturbi narcisistico, antisociale e paranoide di personalità non ritenuti responsivi al trattamento farmacologico perché strutturati nell’assetto di personalità” ed aveva rilevato che il paziente apparisse totalmente consapevole delle proprie azioni e del loro disvalore sociale.