Molti rimarranno sorpresi nel porsi la domanda se il burnout, definito dall’OMS nel 2019 un fenomeno occupazionale derivante da uno stress cronico e mal gestito, riguardi prevalentemente il sesso femminile.
Burnout, termine anglosassone che rimanda all’italiano bruciato, scoppiato, è stato riconosciuto nel maggio del 2019 quale sindrome caratterizzata da quell’esaurimento di forze con perdita della concentrazione e caduta della performance associati a disinteresse per la propria attività, riscontrati di frequente in ambito sanitario o nei manager di alto livello, la cui incessante applicazione al lavoro sconfina nel Workaholism.