Complimenti alla Kalush Orchestra che con la loro “Stefania” si sono aggiudicati la vittoria all‘Eurovision Song Contest. Forse non poteva andare diversamente, forse sì. Il brano è bello e appassionato, non mi convince la parte rap ma è un problema mio dato che non amo questo genere di espressione artistica. Sicuramente, però, è il loro lato meno originale; se esiste (ed esiste) qualcosa in comune tra gli ucraini e Alessandro Mahmood – più che con Blanco/Fabbriconi – è la capacità d’evocare suggestioni, leggende, radici che affondano in epoche inquiete.